Aggiornamento EASA 24 Aprile 2019

EASA ha recentemente confermato e aggiornato le regolamentazioni 2019 in ambito droni, in particolare per le categorie specified e open (in generale, la norma EU 1139/2018 verrà estesa a tutti i droni civili e militari).

Per quanto concerne la categoria open, le registrazioni dell’operatore saranno necessarie (tutti i droni afferenti alla categoria specific dovranno invece essere registrati, indipendentemente dalle loro caratteristiche):

– per droni dal peso massimo al decollo (MTOW) maggiore di 250 g;

– per droni non giocattolo in grado di registrare dati personali con un MTOW minore di 250 g;

– per droni in grado di sviluppare una energia cinetica d’impatto superiore a 80 J (il limite è 250 g e una velocità superiore ai 130 km/h).

 

Le autorità saranno provviste quindi di un database aggiornato degli operatori e dei loro droni e, tramite identificazione elettronica, sapranno anche la posizione di partenza delle missioni e del pilotaggio remoto e la posizione e la quota (incluse data e ora) in ogni istante della missione.

Ogni drone sarà altresì dotato di un numero di registrazione assegnato all’operatore.

A livello locale, ogni stato membro potrà stabilire no-fly zone e altre zone ristretto o meno, gestendo di fatto il traffico aereo in maniera sicura ed efficace.

Per la categoria open, la verifica dei requisiti tecnici verrà condotta esclusivamente tramite il marchio CE.

Le aree operazionali e le classi citate in precedenza sul nostro sito sono rimaste invariate.

Per appartenere alla categoria open, un drone deve possedere i seguenti requisiti:

nessuna operazione oltre i 120 m di altezza dal terreno;

MOTW minore di 25 kg;

età del pilota maggiori di 16 anni, a meno che sia supervisionato da un adulto (non ci sono limiti per i droni giocattolo);

nessun trasporto di materiale pericoloso;

nessun materiale che in generale rischia di cadere;

nessuna operazione senza preavviso;

sottostare alle regole di classe e area operazionale presenti nella tabella precedente.

Come da tabella, è importante sapere che il test online per l’addestramento al pilotaggio remoto è necessario solo per le classi C1, C2, C3 e C4 e non sono necessarie per la classe C0. Per tutte le classi, il pilota è comunque tenuto a studiare il manuale fornito dal costruttore.

Per quanto concerne la classe C2, servirà inoltre un addestramento pratico fatto in un’area che rispetti le normative EASA e un test scritto approvato dalle autorità competenti.

La validità di tali test è di 5 anni.

I club e le associazioni di droni, oltre ad essere regolarmente registrati coma tali, riceveranno un’autorizzazione, previa registrazione obbligatoria, da parte della National Airport Associations (NAA) che stabilirà varie condizioni da seguire.

Per ulteriori informazioni anche riguardo la categoria specific e le varie responsabilità dell’operatore e del pilota, vi rimandiamo al sito di EASA.

Alla prossima news!

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